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SCHEDA RIASSUNTIVA SUL MONTE CRONIO
Sciacca (AG)

AGIOGRAFIA: la Grotta del Santo è stata abitata dall’eremita Calogero, esorcista e taumaturgo, del V-VI sec. d.C.; proveniente da Calcedonia, l'odierna Instambul (Turchia), san Calogero inaugura ciò che definiamo termalismo religioso, cioè un utilizzo delle cavità vaporose a scopo curativo e con un atteggiamento religioso di ringraziamento fonti storiche del Santo.

ARCHEOLOGIA: gli scavi nell’Antro di Fazello (1962 e 1986), hanno permesso di individuare una facies culturale antica per la ceramica siciliana, denominata Stile del Cronio, caratterizzata da decorazioni a zig-zag ed incisioni con bordo di conchiglia. La ceramica rinvenuta nello scavo archeologico, diversa dai pithoi sopraccitati, risale al VI millennio a.C. e costituisce la ceramica decorata più antica della Sicilia. L’Antiquarium sopra lo stabilimento termale, inaugurato nel 1984 e riaperto nel 2010, mostra una parte dei reperti rinvenuti nelle campagne di scavo (frammenti di vasi, monete greche e romane, lucerne votive, busti di Demetra) insieme a pannelli, plastico delle cavità e fotografie.

BIBLIOGRAFIA: sul Cronio esiste un’ampia letteratura (503 scritti) catalogata da Pino Guidi e Giuseppe Verde, Il fenomeno carsico del monte Cronio (Sciacca). Saggio Bibliografico, Trieste 2001, ed una monografia di Giuseppe Verde, Storiografia delle Terme di Sciacca, Alcamo 2004.

DATI GEOGRAFICI: altitudine 386 metri, presenza di cavità carsiche e grotte sul lato meridionale, con una temperatura di 37-39°.

ESPLORAZIONI: alcune spedizioni nel XVIII-XIX secolo. Dieci spedizioni scientifiche dal 1942 al 1998 da parte della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” del CAI di Trieste. Le ultime indagini sono state fatte in collaborazione con l’Associazione “La Venta” di Treviso.

FOLKLORE: credenza che ogni sedile dentro la grotta vaporosa utilizzata per le cure sudatorie avesse una particolare proprietà ("virtù delle sedie"); credenza che il santo Calogero, infastidito da un demonio gli abbia lanciato il suo bastone e lo abbia fatto da allora zoppicare (“diavulu zuppiddu”); credenza che le grotte fossero infestate da diavoli, allontanati dalla presenza di San Calogero e dei monaci che si stabilirono sul monte.

GEOLOGIA: stato attuale degli studi non definitivo, ma viene escluso un eventuale rapporto con il vulcanesimo delll’isola Ferdinandea. Un certo ruolo ha esercitato in passato l’Azienda delle Terme nei diversi studi eseguiti sulle acque termali. Il geologo Giuseppe Sclafani ha studiato le componenti del vapore endogeno in collaborazione con l’Università di Palermo. Il principale studio sul flusso vaoroso che si trova pubblicato è quello dello speleologo Giulio Perotti, Kronio. Le stufe di San Calogero e il loro flusso vaporoso, In Atti del II Conv. reg.. sic. Speleologia, Catania 8-11 dic. 1994, Boll. Acc. Gioenia Scienze Naturali, vol. XXVII, n. 348, Catania 1994.

MEDICINA: teoria degli umori,
sinergismo con le acque,
Buco dell’Orecchio.
Antroterapia = cura in grotte calde

MITOLOGIA: il sito delle stufe ha riferimenti mitologici con Krono, Dedalo, Minosse e Demetra

PREISTORIA:
pithoi eneolitici,
ceramica nello Stile del Cronio,
oggetti di culto;
ipotesi che si tratti di luogo di culto o sepolcreto;
ruolo della Soprintendenza;
sezione di ceramica antica nel futuro Museo della Ceramica a Sciacca.

SPELEOLOGIA: Grotta del Santo, Antro di Dedalo, Antro degli Animali, Antro di Fazello, Grotta del Lebbroso, Grotta Cucchiara, Grotta di Mastro Vito Canala.

STORIA: la frequentazione delle grotte interne iniziò probabilmente nel 2000 a.C., data a cui risalgono i grandi vasi (pithoi) depositati a 50 metri di profondità dalla sommità, nelle gallerie intermedie denominate Bellitti e Di Milia. Testimoniano un probabile culto alla Madre Terra già in epoca preistorica.

TERMALISMO: termalismo religioso, culturale, curativo e turistico.

 

Giuseppe Verde

 

Volume bilingue, 272 pagine,
203 foto a colori e in bianco-nero,
dimensioni cm 21 X 29,5.


Partito da un interesse scientifico per le Terme di Sciacca, dove ha lavorato per 18 anni come fisioterapista, Giuseppe Verde pubblica nel 1998 Fisioterapia e Riabilitazione alle Terme. Nello stesso anno partecipa al convegno internazionale Cura Aquarum in Sicilia, tenutosi a Siracusa, con la relazione Ancient hydrothermal practices in the territory of Sciacca (Aquas Labodes).
E' autore di diversi articoli, comparsi su periodici, riguardanti la storia delle terme di Sciacca e la riabilitazione ivi praticata.
Nel 2000 pubblica Il termalismo di Sciacca dalla preistoria al XX secolo, frutto di un'indagine sistematica sui vari aspetti termalistici della cittadina siciliana.
Nel 2001 pubblica, insieme a Pino Guidi (speleologo della Commissione Grotte ;E. Boegan;, C.A.I. di Trieste), il Fenomeno carsico del monte Cronio (Sciacca). Saggio Bibliografico.
Nel 2006 pubblica Marinarìsimu. Tradizioni, storia, economia della marineria di Sciacca.
Nel 2008 pubblica Hospitalia. Istituzioni, malattie, assistenza nei secoli XII-XIX a Sciacca.

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